Il termine "idi di marzo" fa riferimento a un evento storico del 15 marzo del 44 a.C. nell'antica Roma, quando Giulio Cesare, il celebre generale e politico romano, fu assassinato. Gli "idi" erano i giorni medi del mese nel calendario romano, e il 15 marzo era considerato uno dei "idi".
Il complotto per uccidere Cesare fu orchestrato da un gruppo di senatori romani guidati da Cassio e Bruto. Cesare era diventato sempre più potente e autocratico, e la sua morte fu vista come un tentativo di ripristinare la democrazia. Tuttavia, il suo assassinio portò all'inizio di una guerra civile e alla fine dell'era repubblicana romana.
L'evento degli "idi di marzo" è diventato famoso grazie alla tragedia di William Shakespeare intitolata "Giulio Cesare", in cui il verso "Beware the Ides of March" (Guardati dagli idi di marzo) è pronunciato da un indovino che avverte Cesare del suo imminente assassinio.
Da allora, l'espressione "idi di marzo" è stata usata per indicare un momento di grande tensione o per indicare un evento tragico o dirompente che si presenta all'improvviso e cambia il corso delle cose.
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